Nakupenda e Prison Island sono due piccole isole a soli 6 km da Stone Town, la capitale di Zanzibar.
Durante il nostro viaggio nell’arcipelago di Zanzibar, io e Vincenzo abbiamo partecipato a numerose escursioni e questa è stata tra le nostre preferite!
L’abbiamo organizzata con largo anticipo con una guida locale molto simpatica e parlante italiano, che è venuta a prenderci in hotel con il suo pullmino.
Durante il tragitto verso Stone Town, facciamo quattro chiacchiere con gli altri viaggiatori che partecipano insieme a noi all’escursione e ammiriamo i paesaggi colorati e tropicali dal finestrino.
Arrivati a Stone Town ne restiamo subito affascinati: è una città davvero interessante!
Raggiungiamo il porto, saliamo su una tipica imbarcazione locale e via.. si parte per una nuova avventura!
Prima tappa della giornata: Nakupenda.

Nakupenda
Nakupenda è una lingua di sabbia bianca nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, che compare e scompare con l’alternarsi delle maree: per questo motivo viene anche chiamata “l’isola che non c’è“.
È un luogo molto romantico, infatti in lingua swahili la parola nakupenda significa ti amo.
Il tragitto è breve e piacevole, e l’acqua dell’oceano intorno a questa lingua di sabbia è di un azzurro che fa sognare!

Ci tuffiamo per un bagno rigenerante in quest’acqua cristallina e ci stendiamo sulla sabbia bianca accecante per goderci il sole africano.

Verso mezzogiorno e mezzo ci sediamo tutti a terra in cerchio all’ombra dei kanga (tipici parei) per gustare il pranzo a base di pesce e crostacei appena pescati e grigliati direttamente in spiaggia davanti ai nostri occhi, sorseggiando una bibita fresca: noi optiamo per una Stoney Tangawizi (o Stoney Ginger Beer), ovvero una bibita analcolica allo zenzero.
Concludiamo il pasto con della squisita e succosa frutta tropicale.
Prison Island
Dopo pranzo pole pole (piano piano) torniamo sulla barca e partiamo alla volta di Prison Island, a pochi minuti di barca da Nakupenda.

Il vero nome dell’isola è Changun Island, disabitata fino al 1860 quando fu trasformata dagli arabi in un luogo di detenzione per gli schiavi.
Nel 1893 l’isola venne acquistata dal Primo Ministro britannico, che vi fece costruire una prigione.
All’inizio del XX secolo, con in corso la febbre gialla, Prison Island venne adibita a luogo di quarantena e la prigione convertita in ospedale.
Oggi l’isola è un punto di accoglienza di una specie di tartarughe giganti provenienti dalle Seychelles che passeggiano libere mangiando rametti di foglie.

Ce ne sono un centinaio, alcune hanno più di un secolo ed adorano i grattini sotto il collo 🙂

Poco prima del tramonto facciamo ritorno a Stone Town ed al nostro hotel, decisamente soddisfatti e grati per quest’incredibile giornata!

Consigli per la tua escursione a Nakupenda e Prison Island
Ecco alcuni consigli da tenere a mente per organizzare al meglio la tua giornata all’insegna del relax nelle meravigliose acque dell’Oceano Indiano:
- prenota in anticipo quest’escursione per garantirti un posto, soprattutto se viaggi in alta stagione! Si tratta infatti di una delle escursioni più richieste;
- prenota con una guida autorizzata che possa garantirti un’esperienza in tutta sicurezza;
- porta con te tutto quello di cui potresti avere bisogno, come ad esempio la crema solare, gli occhiali da sole, il cappello..
- rispetta questo paradiso terrestre e le tartarughe durante l’escursione, evitando di gettare rifiuti o disturbare gli animali.